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  1. PALINDROMES
    ARCHIVIO RECENSIONCINE FILM 18

    PALINDROMES - Todd Solondz, 2004

    il regista Todd Solondz stavolta ci propone le vicende di una ragazzina squinternata che muore dalla voglia di diventare mamma, e dopo l'incontro con un amichetto, rimane incinta. I genitori, amorevoli, la costringono ad abortire, ma ciò le causerà un'isterectomia di cui lei non saprà mai nulla. Da lì però decide di scappare di casa. E inizia una parabola umana in cui ad ogni momento-incontro, cambia l'attrice protagonista (bianca, rossa, nera, obesa, magra, giovane, grande, persino un ragazzino, in un paio di momenti), pur restando la solita bambina, narrativamente. Nel campionario umano che si imbatte sul suo cammino, troviamo pedofili tormentati, cattolici integralisti, dottori complottisti e bambini strampalati di ogni tipo. La peculiarità di questo film (ma di tutti quelli del suo autore) è quella di mostrare accostamenti improbabili e reazioni completamente aliene rispetto a quelle che sarebbero nel "buonsenso comune", fino a mettere subdolamente in dubbio il buonsenso stesso. Vittime e carnefici non hanno confini netti, e le cose da commiserare e condannare si confondono tra l'ironia e un costante squilibrio/equilibrio emotivo: gli antiabortisti cattolici pronti a diventare assassini, il pedofilo compatito dalla “vittima”, la donnona di colore che bacia in bocca un ragazzino problematico e malato, la bambina albina che scherza sulla propria cecità, una mamma che per il bene della figlia (o rispettivo ruolo nella società?) le impone l'aborto, la schizofrenia totale e l'annullamento totale del bene e del male. Su tutto, la nostra protagonista che scivola innocente e perversa sulle vicende come un angelo illuso o un demone redento. La messa in scena è semplice, lineare, ma precisa e stilisticamente essenziale. L'atmosfera è sempre lieve, sussurrata, ieratica. Una finta freddezza che ribolle di fuoco sotto la cenere, ambigua come tutti gli elementi del film che, a dispetto di tutti coloro che ci troveranno solo cinismo e provocazione, ha in realtà grandi contenuti umani.
    Last Post by sharkoman il 28 Jan. 2017
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