RecensionCine

  1. STATIC
    ARCHIVIO RECENSIONCINE FILM 11

    STATIC - Todd Levine, 2012

    Un thriller non originalissimo né eccezionale, ma che sarebbe stato godibile, se il regista e sceneggiatori non avessero commesso l’immane cazzata di far capire subito l’intero perno della vicenda con la prima scena (peraltro inutile, oltre che letale al film); un errore così madornale da apparire veramente imperdonabile. Non occorre nemmeno essere un appassionato del genere: elementi che dovrebbero essere celati il più possibile, soprattutto per apprezzare al meglio la prima visione di un thriller che punta quasi tutto sulla “sorpresa” e la risoluzione finale, vengono spiattellati con candore nelle prime stupide inquadrature!! Insomma, un film che fa karakiri e si spoilera da sé nel primo minuto di proiezione, non è cosa da tutti i giorni…se l’intento dello sceneggiatore era quello di confondere le acque (??!!) più del dovuto, gli è andata decisamente male. E a nulla valgono tutte le stranezze messe in scena dopo, tanto la chiave di lettura (tra l’altro piuttosto abusata, ormai, quindi a maggior ragione si doveva nascondere al meglio possibile) ci è stata già spiattellata. Poteva meritare 7+, ma si becca un 5 e mezzo, giusto perché alla fin fine non è neanche bruttissimo - ma per questo errore grossolano e ridicolo (che comunque io non svelerò, per etica) meriterebbe 3 meno meno meno, all’infinito!
    Bah!!!

    Edited by sharkoman - 5/2/2014, 14:18
    Last Post by sharkoman il 19 Dec. 2013
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  2. PRISONERS

    PRISONERS - Denis Villeneuve, 2013

    Un thriller drammatico di due ore e mezza; in un periodo in cui il cinema d'intrattenimento è come un fast food, ecco un film che ha deciso di prendersi il "suo" tempo. E fa benissimo, poiché l’approfondimento dei personaggi e il lento dipanarsi del mistero, rende più che mai avvincenti i “crescendo” drammatici e l’immedesimazione coi personaggi. È un’opera che volendo si presta anche a letture approfondite su vari fronti, come la “disumanizzazione” dell’uomo probo in casi di rabbia feroce o emergenza estrema, sull’ambiguità della morale, sulla perdita della fede cieca incocciando nell’estremo opposto, e via discorrendo; ma – e ci tengo a ribadirlo – questo “prisoners” è soprattutto un thriller di eccezionale fattura, in cui la particolare “espansione” narrativa contribuisce non poco ad accumulare un bagaglio di grande tensione (che nell’ultima mezz’ora si fa quasi insostenibile), cosa rarissima oggi in un film, molto più frequente invece in un’opera letteraria. Ma la vittoria del film sta nel non avere nulla di letterario, e di avvincere con i propri mezzi puramente cinematografici; sceneggiatura, personaggi e regia funzionano così bene, che il film non presenta mai momenti di “stasi”, e spinge il povero spettatore a mangiarsi le dita nell’agonia del dipanamento della tensione, che il sadico (o generoso, dipende dai punti di vista) regista mantiene fino all’ultimo secondo delle due ore e mezza. 8+
    Last Post by sharkoman il 6 Dec. 2013
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  3. THE CALLER (2011)
    ARCHIVIO RECENSIONCINE FILM 04

    THE CALLER, Matthew Parkhill 2011

    Telephone-thriller, con azzardati incroci fanta-spazio-temporali gestiti magnificamente, in uno dei migliori risultati del genere. Personaggi credibili e ben delineati, ritmo moderato ma inesorabile, suspence in costante crescita fino all’angoscia pura e un finale ottimo, coerente col resto. C’è anche spazio per riflessioni subliminali sulla violenza (che genera violenza) e sul fato/destino, che crudelmente decide la sorte delle esistenze di buoni e cattivi. Merito di un’ottima sceneggiatura che mai come in questo caso rende credibile l’incredibile; uno dei migliori thriller degli ultimi anni in assoluto. 8 e mezzo

    Edited by sharkoman - 24/11/2013, 18:33
    Last Post by sharkoman il 27 May 2013
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